I fulmini fanno spuntare i funghi?

Funghi in crescita su un tronco di legno. Immagine generata da Dall-EGli antichi romani credevano che i funghi nascessero laddove cadevano i fulmini. In Giappone, al giorno d’oggi, si coltivano gli shiitake, un tipo di funghi commestibili, sollecitando i tronchi su cui crescono con degli elettrodi che generano impulsi ad alta tensione.
L’ipotesi scientifica su cui si basa questa pratica è che la parte sotterranea del fungo, le ife che compongono il micelio, possa percepire le vibrazioni. La risposta a questo stimolo sarebbe la produzione di corpi fruttiferi, ovvero dei “funghi” che noi andiamo a raccogliere nel bosco.

Abbiamo già parlato dei motivi per cui i funghi possano spuntare formando dei cerchi e delle leggende collegate alle danze delle fate e degli gnomi. La mia leggenda preferita resta quella della coda infuocata di un drago che struscia per terra mentre il drago compie una piroetta. Se ci pensate bene, anche in questi casi l’evento che innesca lo spuntare dei funghi ha una componente di percussioni ritmiche del suolo. I piedi del Piccolo Popolo o le zampe di un drago fanno vibrare il terreno e quel che resta nei giorni seguenti delle loro attività è un cerchio di funghi.

Drago che lancia fulmini su un bosco, durante un temporale. Immagini generata da Dall-EPenso che questa strategia sia particolarmente utile ai funghi che possono voler approfittare del cambio di scenario causato dal fulmine. Gli shiitake crescono direttamente sul legno e un fulmine può uccidere un albero o schiantarlo, mettendo a disposizione del fungo del nuovo terreno di crescita. Per colonizzarlo, il fungo deve farci arrivare le sue spore e, quindi, deve emergere all’aria aperta e disperderle. I funghi capaci di ipotizzare la disponibilità di nuovo legno dopo un temporale (quelli che reagiscono allo stimolo elettrico producendo spore) hanno un vantaggio su tutti gli altri.
Per coltivare gli shiitake, la tecnica tradizionale già simulava il temporale immergendo i tronchi in acqua per un paio di giorni e poi percuotendoli.

Tornando ai miei amati draghi, in molte parti d’Italia i fenomeni temporaleschi in cui cadono molti fulmini sono associati alle bizze di un drago. La più conosciuta delle bestie delle tempeste in Veneto è la bissabova, creatura capace di controllare gli eventi meteorologici estremi. In Sicilia, le trombe marine che devastano i litorali sono state descritte come code di drago che toccavano terra durante i temporali.

Se volete approfondire la tecnica di coltivazione dei funghi con stimoli elettrici, eccovi l’articolo pubblicato su Pysics world (divulgativo) e quello sul Journal of Physics D (scientifico).


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