Tag: leggende medioevali
I piccoli draghi del Medioevo
Santi e cavalieri alle prese con un drago

Le figure di santi e cavalieri occupano un posto di rilievo nella mitologia e nelle leggende di tutto il mondo, compresa l’Italia. Queste narrazioni, spesso ricche di simbolismi e insegnamenti morali, offrono una finestra sulle valori e le credenze delle culture che le hanno generate. Un elemento comune in molte…
Il drago del Lagarfljót
Segurano – il cavaliere del drago

Segurano, il cavaliere del drago, è protagonista di imprese tali da far impallidire i cavalieri della tavola rotonda. Combatte meglio di Lancillotto, mangia più di Artù e tiene testa, da solo, anche a bestie selvatiche ferocissime come i leoni. Le vicende di Segurano sono materia di Bretagna; per la maggior…
Dreki: le navi vichinghe coi draghi
I terribili draghi di Marco Polo

I draghi di Marco Polo sono bestie curiose. Il viaggiatore veneziano ce ne lascia una descrizione piuttosto dettagliata ne Il Milione. In questa regione, si dice, nascono serpenti di proporzioni straordinarie. Sono creature tanto grandi da lasciare chiunque nello stupore. La loro vista è terrificante: alcuni di essi raggiungono una…
Bufonite, pietra da avvelenamento

La bufonite è una gemma leggendaria, nota fin dall’antichità e largamente usata nel Medioevo. Oggi è quasi dimenticata e, per fortuna, non la si cerca più nel cranio dei rospi! Nel lontano I secolo d.C., Plinio il Vecchio scrisse che ogni rospo, creatura velenosa per eccellenza, doveva necessariamente nascondere nel…
Il drago sputafuoco di Cracovia

Il drago sputafuoco del Wawel viveva in una grotta carsica nel centro di Cracovia, in Polonia. Il suo appetito era talmente enorme che i cronisti lo chiamarono “olofago”, ovvero mangiatore di ogni cosa. Per tenere a bada questa creatura, gli abitanti dovettero offrirle la migliore scelta dei loro animali, una…
L’ottica dello sguardo pietrificante del basilisco

Il basilisco è in grado di pietrificare con lo sguardo e su questo le fonti classiche concordano. Plinio il Vecchio nella sua Naturalis historia scrive che ha questa capacità, come la catoblepa di cui ha appena parlato: Eadem et basilisci serpentis est vis. Cyrenaica hunc generat provincia, duodecim non amplius…