La festa delle lanterne coi draghi

Lanterna cinese decorata con un drago. Immagine generata da Dall-ELa festa delle lanterne conclude le celebrazioni del capodanno lunare stimolando la gente a risolvere degli indovinelli. Per permettere a tutti di partecipare e sfidarsi in questa prova di intelligenza e arguzia, gli indovinelli sono scritti sulla carta delle lanterne, spesso decorate con dei draghi.

L’indivinello spesso gioca su doppio significato di una parola e sulla lanterna troverete la parte da interperetare, un indizio per aiutarvi e la risposta.
La festa delle lanterne è uno stimolo al pensiero creativo, induce a mettere in dubbio la prima risposta che viene in mente, valutarla bene sotto tutti gli aspetti e infine scartarla per trovare la soluzione giusta al problema. Si tratta, in pratica, di un ottimo allenamento per la flessibilità mentale!

I draghi di Taiyi

Festa delle lanterne con draghi e indovinelli. Immagini generata da Dall-ETaiyi venerato come il Sovrano del Cielo emerge come una figura divina di capitale importanza nel panorama mitologico della Cina. Questa entità celestiale era creduta detentrice delle redini del destino dell’umanità, con il potere di orchestrare gli eventi naturali e influenzare direttamente la vita sulla Terra. Al suo comando aveva sedici draghi, ognuno rappresentante forze naturali e aspetti del clima, pronti a eseguire la volontà divina. Questi draghi erano capaci di scatenare siccità, tempeste, carestie o pestilenze.

Qin Shi Huang, il primo imperatore a unificare la Cina sotto un unico dominio, riconobbe l’immensa autorità e il potere benefico di Taiyi. Per ingraziarsi il favore di questa divinità e assicurare un regno prospero e libero dalle calamità, l’imperatore istituì cerimonie annuali di fastosa magnificenza. Durante queste celebrazioni, non solo si rendeva omaggio a Taiyi con offerte e preghiere, ma si invocava anche la sua benevolenza per garantire condizioni climatiche favorevoli e promuovere la salute e il benessere del popolo e della famiglia imperiale.

Attraverso queste pratiche rituali e la venerazione dei draghi, Qin Shi Huang non solo cercava di assicurare la prosperità del suo regno ma anche di sottolineare il suo ruolo di mediatore tra il divino e il terreno, una figura quasi sacra che stava al centro dell’ordine cosmico e sociale.

Buin divertimento con gli indovinelli e le lanterne piene di draghi!

Via | Shine.cn

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