Pallottole d’argento contro i lupi mannari

Oggetti d'argento usati contro i lupi mannari. Le pallottole d’argento, secondo la letteratura degli ultimi decenni, sono in grado di ferire un lupo mannaro. L’argento è il metallo della luna e la luna piena è responsabile della trasformazione di uomini in lupi. Ecco quindi che per sconfiggere un mostro occorre qualcosa di “imparentato” con la causa stessa del suo problema.

La preparazione delle pallottole d’argento è lunga e complicata perché non basta fondere argento qualsiasi, no. Occorre usare il metallo di un crocefisso e scioglierlo in una fornace la notte di Natale. Se una di queste due condizioni non viene rispettata, le pallottole d’argento non faranno danni gravi al lupo mannaro. (Lo ricordate, vero, che i mannari rigenerano e guariscono velocemente?)

Ora, passare la notte di Natale in fonderia invece che dedicare la giornata a celebrare con la famiglia può essere un problema con conseguenze serie. Molte leggende alpine raccontano le disavventure capitate a chi la domenica, invece di andare alla messa, si attarda a raccogliere il fieno o a filare la lana. Costoro ricevono visite di diavoli con zampe caprine e molto spesso per loro la storia finisce male. Questo è quello che capita durante una domenica normale. Pensate voi quanto più grave è perdersi la messa di Natale!
pallottole d'argentoLe leggende ammoniscono a non trascurare le occasioni sociali e non anteporre il proprio tornaconto alla celebrazione dei momenti sacri. Un cacciatore di lupi mannari che volesse dedicarsi a questa professione lo fa quindi ben sapendo che la sua sarà una vita solitaria, senza molti conforti religiosi e con il diavolo alle calcagna!

L’origine della leggenda

Il primo caso documentato dell’effetto delle pallottole d’argento è il romanzo che racconta la caccia a un mostro terribile: la bestia del Gévedaun. L’autore, Henri Pourrat, era un collezionista di leggende popolari che detestava riscriverle tali e quali. La sua Histoire fidèle de la bête en Gévaudan (pubblicata nel 1946) non è poi così fedele alle fonti originarie. Il cacciatore si trova costretto dalla necessità a fondere una spilla portafortuna che aveva sul cappello con l’effige della vergine Maria per farsi le pallottole.

Ora che vi siete documentati sull’armamentario, non vi resta che controllare quando sarà la prossima luna piena.

P.S. Attenzione, dopo aver ucciso un lupo mannaro bisogna ricordarsi di tagliargli la testa, prima di seppellirlo. Questa accortezza è particolarmente diffusa tra i cacciatori di mostri delle montagne slave. Chi non staccasse la testa al mannaro, potrebbe ritrovarsi con un vampiro nuovo di zecca, per giunta peloso e famelico come il lupo da cui è risorto!


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