Il mercante di lingue di drago di Venezia

Lingue di drago“Buongiorno signora, prego messere,” saluto con un inchino, aprendo la porta del mio negozio. Attendo un attimo mentre i loro occhi si abituano alla penombra in cui conservo i miei tesori mentre il naso già racconta loro storie di spezie e meraviglie esotiche. Non sono certamente in grado di distinguere l’anice stellato dal cardamomo o dai chiodi di garofano, ma a me basta che ricevano una conferma di trovarsi vicino a cose introvabili altrove.
Il loro sguardo accarezza le mie madie riccamente intagliate, ognuna traboccante di curiosità provenienti da ogni angolo del mondo. Qui, una mappa illustrata del Nuovo Mondo, lì una piuma di fenice, accanto a una collezione di monete d’oro dell’Impero Romano, casualmente proprio sotto la lanterna. Le faccio luccicare ancora un attimo, prima di ritirarle nel loro sacchetto. “Scusate il disordine, il cliente che era qui prima di voi ha voluto scegliere con cura il regalo di cui aveva bisogno.”

Quanto vorranno spendere? Mi volto e li invito ad accomodarsi su due poltrone a braccioli ricurvi, in modo che possano rilassarsi e godersi l’imbottitura sotto la stoffa ricamata mentre parliamo. Lui indossa un abito di velluto blu scuro, con dettagli ricamati in oro. Il suo cappello, decorato con una piuma di pavone, mi fa ben sperare. Lei è avvolta in un abito di seta verde smeraldo, con perle cucite lungo il corpetto e ventaglio in tinta. I capelli sono raccolti in un’acconciatura elaborata, con gioielli che tintinnano ogni volta che si muove. Ottimo.

Prendo uno scrigno da una delle madie. “Lasciate che vi presenti una delle mie rarità più preziose: le glossopetrae, o come le chiamano alcuni, le lingue di drago.” Appoggio lo scrigno su uno sgabello e lo apro davanti a loro “Si dice che queste pietre abbiano il potere di proteggere chi le possiede da veleni e tossine. Un rimedio antico per i morsi di serpente, ma anche un amuleto contro i veleni più subdoli.”

Il signore alza un sopracciglio, evidentemente interessato. “Veleni subdoli, dite? Come quelli che potrebbero essere serviti in un calice durante un banchetto a Palazzo Ducale, per esempio?”

“Esattamente, signore,” rispondo e aggiungo un sorriso complice. “Il Doge ha parecchi nemici, alcuni dei quali potrebbero approfittare del ballo in maschera di stasera per regolare vecchi conti. Una bevanda destinata a qualcun altro potrebbe finire per errore a voi. In un mondo così pericoloso, una piccola assicurazione come una glossopetra potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte.”

velenoLa dama si porta il ventaglio alla bocca e sbircia fuori dalla finestrella che dà sul canale. “Non pensavo che Venezia potesse essere così pericolosa!” Il suo compagno le prende la mano libera e poi si volta verso di me “Che garanzie abbiamo che funzionino?”

Domanda prevedibile. “Vedete il sigillo dei Cavalieri di Malta? Ebbene, molti secoli fa, l’apostolo San Paolo visitò l’isola di Malta e lì compì uno dei suoi miracoli: tolse il veleno a tutti i serpenti dell’isola! Le lingue di questi serpenti, pietrificate dal potere divino, lì si trovano in abbondanza. Gli Ospitalieri le distribuiscono in tutti i porti d’Europa affinché i pellegrini viaggino al sicuro. Ecco il sigillo di garanzia con la croce di Malta.”

La dama richiude il ventaglio e si china per osservare meglio il sigillo. Con la coda dell’occhio mi sembra di vederla sfilare qualcosa di lucente da una stecca del ventaglio. Sarà uno dei suoi gioielli…
Una fitta mi trafigge la coscia sinistra, il manico di uno stiletto sporge dalle mie braghe. La gamba inizia a pulsare di dolore e non mi regge più. Cado a terra e già mi manca il fiato per chiedere aiuto. La dama mi rovescia addosso lo scrigno con le lingue di drago e si mette comoda a guardarmi rantolare. Il dolore si espande al tronco e non riesco più a muovermi.
Le ultime parole che sento prima che mi si appanni la vista sono sue “Vedi che le lingue di drago non funzionano? Dobbiamo andare da un erborista per l’antidoto. Qui vendono solo cianfrusaglie e vecchie storie per pellegrini creduloni.”


Questo articolo contiene brani suggeriti da chatGPT e immagini generate con PlaygroundAI.

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