Il drago che avvolge il Wat Sam Phran

Copertina del romanzo Il priorato dell'albero delle arance.Il Wat Sam Phran è un tempio buddista e la copertina de “Il priorato dell’albero delle arance” è ispirata proprio a questo edificio.

Siamo in Thailandia, a 40 km da Bangkok, in un complesso religioso buddista. Immaginate un cilindro rosa di 80 metri che si erge per 17 piani nel cielo. Ora avvolgetelo con un gigantesco drago rosso e verde che si arrampica fino alla cima. Sembra incredibile, vero? Eppure, è esattamente ciò che troverete al Wat Sam Phran. Si è persa la memoria di chi lo abbia costruito e quando, ma sono rimaste nella tradizione le ragioni delle scelte architettoniche. Per esempio, gli 80 metri di altezza si riferiscono agli 80 anni della vita del Buddha e i 17 piani sono i livelli del mondo ultraterreno.

I Phaya Naga: guardiani mistici

Ma chi è il drago che avvolge l’edificio e cosa vuole? Siamo in un contesto culturale e mitologico in cui i draghi sono benevoli nei confronti dell’umanità e quindi il bestione è lì per proteggere i fedeli che si rivolgono a lui in cerca di aiuto. I Phaya Naga sono creature mitologiche con la testa da camaleonte cornuto. Mentre i camaleonti possono cambiare solo il proprio colore, i Phaya Naga hanno la straordinaria capacità di cambiare forma. Uno di loro ha infatti assunto aspetto umano per studiare come discepolo di Buddha. L’unico modo per riconoscerlo era osservare i suoi abiti di colore bianco, invece che giallo-arancio come gli altri monaci.

Un viaggio spirituale

Versione "torta di zucchero" del tempio del drago Wat-Sam-PhranIl tempio è aperto tutti i giorni dalle 6:00 alle 18:00 e l’ingresso è gratuito. Se decidete di visitarlo, non dimenticate di fare un’offerta volontaria per contribuire alla manutenzione di questo luogo magico. Le spire del drago rappresentano il viaggio umano dalla sofferenza alla felicità, il percorso dall’inferno al paradiso. Il drago è cavo e contiene una scala, mentre salite i 17 piani attraverso il ventre del drago, esprimete un desiderio; il naga potrebbe ascoltarvi. Altre cose da fare quando siete lì sono: toccare la coda del drago, gettare una moneta nel vaso della felicità e suonare il grande gong del tempio.

Le palle di fuoco dei Naga

Ogni anno, sul fiume Mekong, si verifica un fenomeno che lascia gli spettatori a bocca aperta: le palle di fuoco dei Naga.

Immaginatevi al crepuscolo, con il fiume Mekong che scorre placido sotto un cielo stellato. Improvvisamente, dall’acqua emergono sfere luminose, che variano in dimensione da piccole scintille a sfere grandi quanto un pallone da basket. Queste palle di fuoco salgono rapidamente in aria, raggiungendo altezze di diverse centinaia di metri, prima di scomparire come se fossero state inghiottite dal cielo.

Questo fenomeno è attribuito ai Phaya Naga, i serpenti giganti che, secondo la leggenda, abitano le profondità del fiume Mekong. Nonostante varie teorie e indagini, il fenomeno delle palle di fuoco rimane avvolto nel mistero. Alcuni suggeriscono che potrebbe essere il risultato di gas infiammabili generati dall’ambiente paludoso, mentre altri ritengono che sia un evento soprannaturale. Quel che è certo è che non vi conviene mancare di rispetto a un Naga.


Racconto questa e altre curiosità durante le conferenze e le animazioni che offro al pubblico.
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