Lo splendore del drago

Il primo libro che ho letto nel 2023 è un saggio: Lo splendore del drago, edito da Runa editrice.
Ovviamente parla di draghi e lo fa analizzandone le caratteristiche, i poteri e soprattutto le origini culturali. I dieci autori dell’antologia dedicano ognuno una manciata di pagine a ragionare su diverse saghe fantasy.

Per esempio: potrete trovarci l’ispirazione orientale del fortunadrago de La storia infinita di Ende. Assodata quella, anche l’aspetto peloso di Falkor nel film e il suo svolazzare senz’ali avranno più senso. Se vi piace l’approccio scientifico al fantasy, ecco per voi l’evoluzione genetica delle lucertole di fuoco nel ciclo di Pern di Anne McCaffrey. Personalmente, i miei preferiti sono i draghi usati per far volare le navi viventi di Borgomago. Devono affrontare un difficile percorso di auto realizzazione nelle Cronache della giungla delle Piogge di Robin Hobb. Non ve li racconto tutti per lasciarvi il piacere della scoperta.

Le riflessioni sul ruolo del drago nella storia (ostacolo, cavalcatura, alleato…) devono partire, ovviamente, da quello che il pubblico conosce e devono aiutarlo ad aggiungere qualcosa al suo bagaglio. Troverete quindi anche un brano in cui si parla di san Giorgio in relazione alla sua lotta col drago. Ora, siamo ancora in pochi a sapere che Giorgio non uccise un drago ma gli affibbiarono quello di san Teodoro (che a sua volta era un draconarius portabandiera, non sterminatore di draghi!). La maggior parte delle persone attinge a un immaginario nutrito di storie, immagini, statue e canzoni che si sono rinforzate a vicenda per secoli. Queste storie hanno risuonato con l’umanissimo bisogno di eroi e lo hanno soddisfatto egregiamente. Eviterei quindi di guardare il dito quando dietro c’è la luna. Godetevi le canzoni su san Giorgio e bevete alla sua!

Lo splendore del drago
162 pagine, copertina flessibile
ISBN-13‏ : ‎978-8897674818
15 Euro