Folgorite, la pietra del fulmine

Folgorite. Foto di RamaLa folgorite è quel che resta dell’impatto di un fulmine su un materiale che si scalda, si scioglie e si solidifica rapidamente conservando la memoria dell’evento. Sono delle formazioni allungate, ruvide, fragili e con un cuore vetroso, spesso cavo. Se ne trovano molte in posti dove c’è molta sabbia silicea come le spiagge della Catalogna e della Bretagna, o il deserto del Sahara. Il fulmine fonde i granelli di quarzo, che si saldano assieme e diventano vetro. Esistono folgoriti anche di altra origine, ma a noi interessano soprattutto le leggende legate alla loro interpretazione.

Le pietre di Perun

Nell’ambito slavo, le folgoriti sono dette pietre di Perun.
Perun è il dio del fulmine, della guerra e presiede il pantheon slavo. Lancia fulmini sulla terra per punire i malvagi. Dove si trova una folgorite, lì si trovava qualcuno che secondo la tradizione meritava una scoccata dal cielo per le sue azioni.
Come dio del fulmine e del tuono, a lui vengono attribuite le folgoriti e le belemniti ed anche gli utensili di pietra di epoca preistorica, che in tutte le regioni di cultura slava vengono appunto chiamate pietre di Perun o pietre del fulmine. Le pietre di Perun proteggevano dalla sfortuna, dai malefici, dalle disgrazie e dai fulmini stessi.

Nel folklore norreno è Thor a provocare i tuoni e i fulmini e, come Perun, ha la quercia come albero sacro.
Il romano Giove, che pure si diverte a scagliare saette dal cielo, preferisce il noce. Nei punti in cui il fulmine di Giove colpisce la terra, secondo gli antichi romani, spuntano i funghi.

L’amuleto filippino

Nelle Filippine la folgorite può funzionare da amuleto. Ci sono diversi oggetti che si possono usare a questo scopo e si chiamano agimat o antig-antig. Sono diffusi in tutto il sud-est asiatico e gli amuleti più potenti sono quelli indossati come orecchini dalle divinità. Sulla terra servono a proteggere dai malocchi, a conquistare l’amore e, secondo la credenza locale, gli agimat particolarmente potenti riuscirebbero anche a deviare i proiettili.
Nei mercati si trovano in vendita agimat da usare come ciondoli per collane con incisione in latino. I Filippini hanno usato la lingua dei preti colonizzatori per potenziare le proprie tradizioni preesistenti.

La folgorite e i draghi orientali

In estremo oriente i draghi sono legati all’acqua. Sia a quella presente in laghi e  fiumi che in quella che scende dal cielo. Durante i temporali, si formano le folgoriti e, quindi, questi strani oggetti sono il segno tangibile del passaggio di un drago.
In Cina, uno dei posti dove si possono formare folgoriti è l’Altopiano del Loess, ovvero il posto dove i guerrieri di terracotta attendevano la chiamata alle armi. Il Loess è un deposito eolico finissimo, di enorme estensione. Un fulmine che vi cada dentro fonde i granelli in forme curiose e molto varie.
Se trovate folgoriti, state attenti a cosa mangiate e come vi vestite! Per la vostra sicurezza vi consiglio di ripassare il galateo dei lung, specie se vi trovate in zone frequentate dai draghi!

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