L’Aitvaras è un drago della mitologia baltica con la capacità di mutare aspetto. Si presenta con forme di animali diversi a seconda si trovi dentro o fuori casa.
Tra le mura domestiche lo si può incontrare come gatto o come un gallo neri, entrambi dotati di coda infuocata che lascia dietro di sé una scia dorata di scintille. Quando sgattaiola fuori, assume le sembianze di un corvo o di un drago, in ogni caso è in grado di volare. La sua coda infuocata si trasforma in una lunga frusta ardente, che sfrigola di scintille sulle tegole del tetto. Quando vola nel cielo buio, viene spesso scambiato per una meteorite, come Zhulong della mitologia cinese.
In alcuni miti è detto che l’Aitvaras può nascere solo da un uovo di gallo di 9–15 anni questa caratteristica lo accomuna al basilisco nostrano. La differenza è nell’incredibile capacità rigenerativa dell’Aitvaras: se ferito, gli basta toccare terra per rigenerarsi. Il potere curativo della terra natia lo accomuna ai vampiri, che devono riposare a contatto con il suolo natio per poter dormire bene.
Alternativamente, in certe versioni assume un aspetto serpentino: corpo allungato, testa simile a quella del Žaltys (la serpe sacra), ma con coda ardente che illumina la notte come una stella cadente.
Fortuna rubata: grano, oro e problemi sociali
Secondo la tradizione baltica, l’Aitvaras è un portentoso portatore di fortuna per la famiglia che lo accoglie: procura grano, denaro, formaggio e persino oro, accumulandoli nella casa che lo ospita. Tuttavia, questa fortuna non arriva dal nulla: spesso questi doni provengono da furti nelle fattorie e nei villaggi vicini. Così, la casa che appare troppo fortunata può diventare oggetto di sospetti.
Se qualcuno perde il raccolto e nei paraggi bazzica un corvo, un gatto o un gallo, le malelingue possono insinuare: “Quel contadino è stato derubato dall’Aitvaras!” Tutti cominceranno a guardarsi in giro e punteranno il dito verso la famiglia che ha sofferto di meno.
Capita anche che intere famiglie siano accusate ingiustamente di magia o complicità con un Aitvaras quando, in realtà, sono solo previdenti, laboriose o fortunate.
Come tenerlo al servizio dei maghi
Per ingraziarsi l’Aitvaras e farlo agire al proprio fianco (invece che come uno spirito indipendente), le famiglie più sagge seguono alcune pratiche rituali quotidiane:
- Gli si offre il primo boccone di ogni cibo
Prima di ogni pasto si mette da parte un piatto speciale e lo si offre all’Aitvaras. Questo gesto quotidiano crea un vincolo reciproco: in cambio, lo spirito resta leale alla casa. - Un posto accanto alla stufa
In inverno, l’Aitvaras ama stare vicino a una fonte di calore. Bisogna lasciar libera una pietra liscia o un piccolo trespolo accanto al focolare: l’animale si siede lì, rilassato, propenso ad aiutare la famiglia a prosperare pur di non perdere quella comodità. - Preparare pancake (o cialde dolci)
I cibi preferiti di questo drago domestico sono tutte le varianti di pancake, cialde, frittelle calde. Il profumo caramellato attira il drago, lo persuade a tornare e dormire vicino al focolare.
Se il mago dimentica una di queste attenzioni, l’Aitvaras può irritarsi: porterà pulci nei letti, incendierà il fienile o farà sparire oggetti d’oro. Se la mancanza di rispetto continua, può abbandonare la casa e traslocare da un vicino più di suo gradimento.


















Bel post. Attenzione, davvero ! Mai dimenticarsi di preparare al Aitvaras la sua colazione preferita: pancake, cialde e frittelle calde. Certo che ha delle belle pretese. Un saluto e buona continuazione di settimana