Animali nella Terra di Mezzo: il saggio

Gli Animali nella Terra di Mezzo sono cavalli coraggiosi, cani leali, orsi capaci di mutare forma, fino ad arrivare a creature leggendarie come draghi e olifanti. Essi vengono studiati non come semplici comparse o strumenti narrativi, ma come veri protagonisti dotati di individualità e significato. I saggi raccolti in questo volume fresco di stampa e curati da Roberto Arduini e Cecilia Barella analizzano diverse specie animali e ne mettono in luce il valore simbolico, comportamentale e letterario, ampliando così la nostra visione del ricco e complesso mondo tolkieniano.

Nell’universo della Terra di Mezzo creato da J.R.R. Tolkien, la Natura non è soltanto un fondale scenico, ma una presenza viva e attiva che partecipa al racconto. Questo mondo, tanto articolato quanto coerente, rivela una fitta rete di relazioni tra esseri umani, creature fantastiche e ambiente naturale. Se montagne e alberi parlanti hanno già affascinato generazioni di lettori, il volume in questione pone invece l’attenzione su un tema meno indagato: quello degli animali.

Il convegno sul ruolo degli animali

Animali nella Terra di Mezzo è una raccolta di saggi scritti dai relatori del convegno Gli Animali nella Terra di Mezzo. Per un approccio multidisciplinare e comparativo allo studio del rapporto uomo-animale nelle opere di J.R.R. Tolkien. L’evento, organizzato da Eterea con la collaborazione dell’Associazione Calliope, il patrocinio dei comuni di Genzano di Roma e di Velletri, del Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni” e quello dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, si è svolto nel luglio 2023. Tra gli argomenti principali figuravano l’esame del rapporto uomo-animale nelle opere di Tolkien da una prospettiva interdisciplinare che includeva animal studies, biologia, antropologia, storia dell’arte, geografia, sociologia e altri campi. Tra i relatori erano presenti Thomas Honegger, Cecilia Barella, Roberto Arduini, Caterina Agus, Fiammetta Comelli, Nicolò Maggio, Norbert Spina ed Eleonora D’Agostino.

Il mio contributo in quest’opera riguarda, ovviamente, i draghi.
Ho trattato la loro genesi, concentrandomi sulla teoria esposta nel 1665 da Athanasius Kircher che li fa spuntare dai laghi sotterranei in cui si sono mescolati e hanno ripreso vita gli avanzi dei pasti delle aquile. La generazione spontanea non resse che per pochi mesi. Nel 1668 Francesco Redi pubblicò le sue Esperienze intorno alla generazione degli insetti dimostrando che essi nascono da uova deposte da adulti.
Gli altri argomenti approfonditi nel mio articolo spaziano dalle metamorfosi ai poteri dei draghi (sia quello ipnotico che la capacità di avvelenare con il sangue). Concludo con la trattazione della fissazione per l’accumulo dei tesori, indicando quali draghi italiani siano noti per aver accumulato e custodito beni di valore.
È stato molto piacevole, come sempre, lavorare con Roberto Arduini per evidenziare quali tra le numerosissime leggende dei draghi italiani avessero qualcosa in comune con gli scritti di Tolkien.