Il badalischio, un mostro fasciato di bende

Badalischio fasciato di bendeIl badalischio è una creatura del folklore toscano poco conosciuta. I racconti tramandano che si presenti con un corpo serpentiforme del diametro di un cubito. Gli occhi rossi, fissi e incandescenti, sono la sua arma più temibile: fissarli significa rischiare di cadere preda del terrore o della follia. Nessuna zampa, nessuna ala: soltanto un corpo che striscia. La curiosità insolita è che è avvolto da bende come a quelle che un tempo si usavano per i neonati. Una mummia ambulante, insomma! 

La tana nella Gorga Nera

Il rifugio del badalischio era la Gorga Nera, un piccolo laghetto incastonato nei boschi presso la Fonte del Borbotto, nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Gli storici raccontano che lo specchio d’acqua si formò il 15 maggio 1335, quando una enorme frana distrusse il borgo di Castagno. Il materiale del monte Falterona intorbidò le acque dell’Arno a Firenze e per due mesi i lanaioli non poterono usarla per lavorare. Il lago era profondissimo, e nel 1641 fu teatro di un’altra frana di dimensioni colossali. Il lago che si vede oggi è stato ripristinato dell’Ente parco delle Foreste Casentinesi ed è sito di riproduzione di anfibi.

Badalischio e basilisco: due mostri a confronto

Il badalischio viene spesso accostato al basilisco, creatura di fama ben più ampia nella tradizione europea.
Entrambi sono mortali a vedersi: il basilisco con il suo sguardo che uccide, il badalischio con la paura che instilla nei cuori. Le due creature potrebbero essere specie dello stesso genere, a cui potrebbe appartenere anche la coccatrice. Il basilisco ha corpo di gallo, ali piumate e solo la coda ricorda il serpente, a segnalare la sua natura ibrida. Il badalischio, invece, è interamente squamato, serpentiforme e privo di arti.

Corone e poteri: il biscione e il basileus

Vari autori hanno notato la corona del badalischio e l’hanno erroneamente accomunata a quella della biscia viscontea. La bestia araldica porta sul capo una corona comitale, chiaro riferimento al rango di conti della famiglia milanese. Ben diverso è invece il senso della corona del basilisco, che rappresenta il potere sugli altri rettili. Il badalischio viene descritto a volte con una cresta, come i galli, e a volte con un diadema, come molti altri ricchi serpenti della tradizione italiana.


Vicende come questa sono raccolte nell’antologia In cerca di draghi, in cui troverete ben documentate moltissime storie del nord Italia. Sto lavorando ai racconti del centro e sud, spero di pubblicarli nel 2026.

Un commento:

  1. Ciao Francesca, bel post. Il Basilisco è universalmente conosciuto credo, non altrettanto conosciuto è il Badalischio. Io per esempio lui non lo conoscevo. Praticamente è una mummia di grosso serpentone ha ha ha. Mi ha fatto molto piacere rivederti a Stranimondi ed il tuo intervento è stato interessante ed a tratti perfino divertente. Un saluto e buona continuazione del mese di Ottobre

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