Le ossa del drago di san Donato

Di santi con nome Donato che pare abbiano ucciso un drago ce ne sono due, vediamoli insieme!

San DonatoSan Donato di Arezzo nasce a Nicomedia e va a scuola con un ragazzino di nome Giuliano. Non si sa bene come vadano le cose, ma quando Giuliano diventa imperatore di Roma (Giuliano l’Apostata), arriva la condanna a morte per Donato, la sua famiglia e pure l’insegnante che avevano condiviso.
Gli storici riferiscono che Giuliano fu un grande estimatore della cultura greca e fece di tutto per ripristinare i valori civili incarnati dagli eroi di Omero. Impedì ai cristiani di insegnare materie che la loro religione non prendeva sul serio, ma non li perseguitò.

Il drago di San Donato d’Arezzo viveva nella Valdichiana e si presentava una volta al mese in città per mangiare. Il suo pasto era costituito da un bambino che si sceglieva con sorteggio. Donato si vestì con i paramenti più ricchi che aveva a disposizione e uscì a cavallo contro la bestia. Usò gemme e metalli preziosi per abbagliare il drago e lo colpì a morte con la sua lancia. Per poi trasportare il corpo del drago fino in città usarono un carro trainato da 12 paia di buoi.

Il corpo del santo, martirizzato per decapitazione, è conservato in un luogo diverso dalla sua testa. Del drago non è rimasta traccia.

ossa di balena vendute come curiosità. Immagine generata da Dall-ESan Donato di Eurea visse al tempo dell’imperatore Teodosio, e compì vari miracoli. Resuscitava i morti, guariva gli infermi e anche lui liberò la gente dai problemi creati da un drago.
Il drago in questione mangiava sia persone che bestiame. Il santo lo affrontò cavalcando un più umile asinello e gli bastò fare il segno della croce per sottometterlo. La bestia era più piccola dell’altra, bastarono 8 paia di buoi per trasportarla in città. Morì di vecchiaia e la sua salma fu spostata più volte per salvarla dai saccheggi. Partì dall’Epiro, poi fu traslata a Corfù, poi Cefalonia e infine i Veneziani se la portarono in laguna nel 1125. L’altro famoso sauroctono, San Teodoro, arrivò a Venezia dopo il 1200.

A Murano, nella chiesa dedicata a Maria e Donato, potete ammirare delle splendide costole di drago e, se chiedete in giro, vi diranno che sono proprio quelle del drago ucciso da San Donato.

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