San Patrizio e i serpenti irlandesi

San PatrizioIl 17 marzo il mondo celtico usa San Patrizio come scusa per festeggiare con birra, musica e danze. Uno dei miracoli attribuiti a San Patrizio è la scomparsa dei serpenti dall’Irlanda e di questo vorrei parlarvi oggi.

Era il 441 dopo Cristo e Patrizio si era ritirato per 40 giorni di digiuno e preghiera sulla reek, la collina sacra che oggi è nota come Croagh Patrick. Il luogo, nel nord ovest dell’Irlanda, era meta di pellegrinaggi già prima della cristianizzazione. La gente vi saliva camminando in senso orario, a piedi nudi e portando una pietra. Questa fatica penitenziale terminava alla sommità dove tutte le pietre erano impilate in un cairn, una montagnola di sassi costruita a secco.

Patrizio, al termine dei 40 giorni, scagliò una campana giù dalle pendici della collina e questa, suonando, arrivò fino al mare. Secondo la tradizione, la campana si portò con sé tutte le impurità e i serpenti d’Irlanda. Quando giunse alla riva, con un ultimo balzo saltò in acqua e da quel tuffo si formarono le isole della baia di Clew.

Ora, a chiunque provenisse dall’Europa, la mancanza di serpenti in Irlanda doveva sembrare davvero strana. I serpenti erano ovunque, da sempre, tranne che lì. Visto che di spiegazioni naturali non ne avevano e che nessuno prendeva sul serio gli irlandesi quando dicevano che lì di serpenti non ce ne erano mai stati, si pensò al miracolo.

Come si riscrive il passato

Tu non puoi passareIl miracolo della cacciata dei serpenti fu attribuito prima a San Columba e poi a San Patrizio, retrodatandolo.
Columba, giusto per ricordarlo, è il monaco irlandese, trasferitosi in Scozia, che disse al mostro di Loch Ness “Tu non andrai più oltre. Non toccare mai più un uomo. Girati e vattene.” Questo fatto avvenne nel 565 e la più antica fonte scritta giunta fino a noi che lo racconta è Adomnán nella sua Vita sancti Columbae scritta nel 700.

È facile cambiare la storia, se nessuno se ne accorge e contesta con delle prove. Basta raccontare la nuova versione fino a quando tutti avranno imparato la nuova versione. Volete riscrivere la storia? Orwell, in 1984, ci mostra come si fa:

“Winston ricordava che quando frequentava lui la scuola, e cioè nella seconda metà degli anni Cinquanta, il Partito si limitava a rivendicare l’invenzione dell’elicottero. Una dozzina di anni dopo, quando Julia era andata a scuola, il Partito era passato all’aeroplano: un’altra generazione e avrebbe sostenuto di aver inventato la macchina a vapore.”

Le cause geologiche dell’assenza dei serpenti

Glaciazioni in IrlandaOra, se invece di credere a quello che ci raccontano volessimo avere delle prove di come stanno davvero le cose, potremmo cercare dei fossili di serpenti. Sarebbe difficile trovarne perché i tempi storici, quelli in cui c’erano i santi, sono geologicamente troppo vicini a noi e le rocce non si sono ancora consolidate bene intorno alle ossa di serpente. Potremmo controllare grotte e altri posti riparati. Ecco, di serpenti non se ne trovano proprio nemmeno lì, né prima né dopo il passaggio dei due santi. L’Irlanda è libra da serpenti così come poche altre zone del mondo: la Nuova Zelanda, le Hawaii, l’Islanda e l’Antartide.

Durante le glaciazioni l’Irlanda venne ricoperta dai ghiacci. La collina sui cui salì Patrizio è ciò che resta del fianco di una valle a U, scavata da un ghiacciaio. Il paesaggio circostante è costellato da drumlin, ovvero collinette a forma di dorso di balena, tutte orientate nella stessa direzione. Questi montarozzi sono costituiti da tillite, ovvero materiali sciolti erosi, trasportati e deposti dal ghiacciaio. L’avanzata glaciale spinse tutti gli animali presenti a migrare al caldo, più a sud.

Alla fine dell’ultimo picco glaciale alcune specie a sangue caldo come l’orso, la lince e il cinghiale riuscirono a tornare in Irlanda approfittando del basso livello del mare che lasciava esposti ponti di terra asciutta. I serpenti sono però dei colonizzatori molto lenti e non riuscirono a passare prima che il mare si richiudesse intorno all’isola. Gli unici rettili che riuscirono a mettere zampa in Irlanda furono le lucertole vivipare. La specie è microterma, ovvero riesce a sopportare le basse temperature molto meglio delle altre. Da noi queste lucertole (Zootoca vivipara) vivono solo sulle Alpi e le femmine trattengono le uova fino alla schiusa, invece di deporle.

Che cosa succederebbe se i serpenti tornassero?Lucertola vivipara. Foto di Tero Laakso

L’introduzione di serpenti in posti dove questi prima non erano presenti è un problema ambientale serio. Le specie aliene possono approfittare delle nuove opportunità alterando gli equilibri tra le specie locali. Lo abbiamo già visto con gli scoiattoli rossi che soffrono molto la competizione con i grigi invasori dal Nord America. Ne abbiamo avuto un esempio nell’isola di Guam, in Micronesia, dove l’arrivo dei serpenti ha sterminato la fauna locale. L’arrivo dei serpenti, che si sono mangiati anche uova e uccelli, è un problema anche per gli alberi. Senza gli uccelli che ne disperdono i semi, il rinnovamento della foresta è compromesso tra il 60 e il 92%.

La crisi economica degli ultimi anni ha spinto molti proprietari di serpenti a liberarsene. Molti animali di origine tropicale muoiono di fame e di stenti perché non sopravvivono agli inverni rigidi. Quelli che sopravvivono potrebbero diventare un problema, se si naturalizzassero. Please, non abbandonate animali in natura, potreste innescare danni enormi e non esistono santi che possano poi rimediare.

La benedizione del viaggiatore di San Patrizio

Tornando alla festa, vi lascio con la benedizione del viaggiatore. Tenetela a mente per quando sarà di nuovo possibile viaggiare. Nel frattempo, buon San Patrizio a tutti!

Buon San Patrizio a tutti!

May the road rise to meet you,

may the wind be always at your back,

may the sun shine warm upon your face,

and the rains fall soft upon your fields and,

until we meet again, may God hold you in the palm of His hand.

Via | National Geographic

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