Amaru, i draghi chimera del Perù

Amaru, il drago del Perù, è una creatura composita, una chimera che riunisce in sé le qualità iconiche degli animali delle Ande. Ha il corpo lungo e sinuoso del serpente, simbolo di connessione tra mondo sotterraneo e cielo. Può avere due teste, una delle quali da puma, agile predatore dei monti, mentre l’altra può assumere tratti da uccello o da lama, animale fondamentale per la sopravvivenza delle popolazioni andine. Le ali son quelle ampie del condor, le squame le prende dai coccodrilli e la coda da un pesce.

Amaru Aranway

l’Amaru Aranway, la “discesa dei due Amaru” è un racconto che può essere letto in chiave geomorfologica. Si narra che due draghi chimera si siano scontrati in una lotta titanica, all’alba dei tempi. I loro litigi erano la causa delle tempeste più violente, le grandinate improvvise e soprattutto delle piene dei fiumi e delle frane che facevano tremare le Ande.

Davanti a un tale disastro Viracocha stesso inviò Illapa, dio del tuono e della pioggia, e Wayra, signore del vento, per riportare l’equilibrio. I due Amaru tentarono di combattere gli dei, ma furono sopraffatti e allora provarono a scappar via. Wayra con correnti poderose bloccò la loro fuga verso il cielo, mentre Illapa li abbatté definitivamente con un fulmine. I due draghi chimera, sconfitti e squartati, caddero a terra, trasformandosi in cumuli di pietre e creste montuose. Diedero forma coi loro corpi alla valle del Mantaro.

La lotta tra due draghi che causa terremoti è presente anche nei racconti del Mabinogion, dove il drago bianco e il suo compare rosso se le diedero per secoli. Il legame tra il serpente e il Regno dei morti è universale, sia per il potere del morso che può spedire all’altro mondo, sia per la capacità dei serpenti di cambiare pelle (ringiovanire ovvero rinascere).

Racconto questa e altre curiosità durante le conferenze e le animazioni che offro al pubblico.
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