Sono tracce di draghi queste? Dite che sono draghi grossi e pericolosi? Dove stavano andando?
Ho fotografato e misurato questa impronta su una spiaggia di Arona, sul Lato piemontese del Lago Maggiore.
Domenica 21 febbraio 2016 racconterò tutto quello che si può scoprire di un drago esaminando le tracce del suo passaggio. Dalla forma dei piedi capiremo se e come scava la tana. La distanza tra i piedi ci dirà se camminava o correva e dalla lunghezza del muso sapremo se ci caccerà seguendoci con la vista o con l’olfatto.
Presenterò il nuovo poster didattico Draghi. Guida al riconoscimento, dedicato a tutti coloro che vivono o vorrebbero andare in vacanza in zone infestate da draghi. Nel poster ci sono le silhouette delle specie più famose e diffuse, utilissime da conoscere per non sottrarre alla fuga secondi preziosi cercando di identificare il drago in volo guardandogli la pancia. L’illustratore Andrea Capone ha rappresentato anche alcuni dettagli anatomici: uova, squame, fatte, artigli e denti, oltre a un paio di teschi e a tracce di attività come morsi e impronte. Io uso da anni questi elementi per risalire alla dieta e allo stile di caccia dei draghi che studia.
Il poster “Draghi. Guida al riconoscimento” amplia le informazioni contenute nella “Mappa dei draghi italiani” dove sono indicati i territori di caccia di oltre cento draghi nostrani. Entrambe le opere sono pubblicate da Compagnia della Rocca Edizioni.
Appuntamento per imparare a seguire le tracce dei draghi domenica 21 febbraio, dalle 15 alle 17, alla biblioteca comunale G. Carcano di Lesa. Ingresso libero.