Il nuovo drago Vaia è una viverna scura, enorme e meno amichevole di prima.
Nel 2022 l’artista Marco Martalar aveva avvitato 2mila pezzi di legno dando forma a una gigantesca scultura. Il materiale era stato recuperato da alcuni dei 42 milioni di alberi schiantati dalla tempesta Vaia nel 2018. Il drago di legno più grande d’Europa era stato accolto con simpatia dai turisti dell’Alpe Cimbra fino a quando un incendio, probabilmente appiccato dall’uomo, lo ha distrutto la notte del 2 agosto 2023.
Prima l’acqua, dopo il fuoco. Martalar ha dato voce a Vaia “Quanto banale e inutile è stato pensare che il tuo fuoco potesse uccidermi.” e poi si è messo al lavoro. Oggi 16 metri di lunghezza e 7 di altezza rendono il nuovo Vaia il più grande drago in legno esistente al mondo.
Il drago Vaia era un simbolo di resilienza e rinascita nella concezione originaria e lo è rimasto. È ancora un simbolo di volontà indomita di rialzarsi, nonostante le avversità.
L’esperienza del fuoco però non può essere dimenticata. Ha lasciato una cicatrice nell’aspetto del drago, che ora non è più fatto dei legni chiari sbiancati dal sole ma di pezzi carbonizzati, scuri e ruvidi. Il nuovo drago Vaia è fatto da 6 tonnellate di legno. È più grande della versione precedente, più muscoloso e in una posa più tesa. Ringhia e mostra i denti.
Il nuovo drago Vaia è guardingo
A qualcuno questo atteggiamento non piace. Il gigante mansueto, cucciolone, non suscitava domande scomode come il drago attuale.
Ebbene, è tempo che si conceda al drago di essere drago. Di essere forte, di non scodinzolare amichevolmente e di incutere timore. La natura è adulta e va presa seriamente, non va nascosta dietro una maschera rassicurante. Ammiro il coraggio che hanno avuto Martalar e tutti coloro che lo hanno sostenuto nel realizzare una statua “scomoda” che “mette a disagio il pubblico” ma che rappresenta bene un insieme di valori che condivido. Vaia, come Thyrus a Terni, è un simbolo che incarna i sentimenti della gente che gli vive attorno.
Il discorso che vale per il drago, vale anche per l’arte. La fiducia nella buona educazione del pubblico è bruciata insieme al drago, nel 2023. Ora la zona è videosorvegliata e il vandalismo non sarà tollerato.
Vaia è rinato grazie a una raccolta fondi a cui hanno partecipato 1650 persone, che hanno donato quasi 48mila Euro. La lezione che ci ha insegnato non verrà dimenticata facilmente.
L’inaugurazione è in programma per il 1° Luglio alle ore 11 e sarà a numero chiuso per ragioni logistiche.
Ci si può prenotare sul sito dell’Alpe Cimbra
Via | Il Dolomiti