Il mistero della pentola d’oro

pentola d'oro“Non ti sembra assurdo correre qua e là per la campagna nascondendo una pentola d’oro alla fine di ogni arcobaleno? Guarda questo disegno… È palesemente impossibile che un folletto con queste gambine gracili gracili possa saltare di sasso in sasso reggendo un paiolo pieno di metallo con una mano sola!!! Certo che gli umani ne hanno di fantasia… Dopo la pioggia gli gnomi corrono con in mano una vanga!”

Il vecchio gnomo borbottava tra sé e sé sfogliando il libro sul Piccolo Popolo che aveva trovato abbandonato su una panchina del parco.

“Non è la pentola d’oro che viene nascosta alla fine dell’arcobaleno, è l’arcobaleno che nasce dalla pentola d’oro, in particolare dai cristalli mescolati alle monete. Ci sono pentole d’oro nascoste ovunque, mica abbiamo le banche noi gnomi. Non puoi seppellire l’oro troppo in profondità, altrimenti quando ne hai bisogno non lo trovi. Ogni gnomo che si rispetti ha la sua pentola da qualche parte nei prati vicino casa e, dopo la pioggia, capita che la terra che la ricopre venga spostata dal ruscellare dell’acqua. L’arcobaleno dura fintanto che lo gnomo non l’ha ricoperta di nuovo.”

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Questo racconto, scritto da Francesca R. D’Amato, ha vinto il secondo premio al concorso “Racconta il tuo mistero” nell’edizione del 2008.

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