Il tesoro di Masquerade

La lepre d'oro di Kit WilliamsMasquerade è un libro per bambini, pubblicato nel 1979 nel Regno Unito, che conteneva una caccia al tesoro. In palio c’era una preziosa lepre d’oro e, soprattutto, la fama. Lo aveva progettato un artista, Kit Williams, seguendo il consiglio di fare “qualcosa che nessuno aveva mai fatto prima”.

Williams voleva che la gente guardasse con attenzione il suo lavoro, senza sorvolare sui dettagli. Voleva l’attenzione che il pubblico dedica a un quadro in un museo, sulle cui minuzie osservate con la lente d’ingrandimento i critici d’arte litigano per decenni. Decise così di nascondere indizi per una caccia al tesoro in un libro per bambini.
Gli indizi sono enigmi risolvibili con l’abbinamento tra immagini e testo. Il lettore, anche giovane, può risolverli e ve ne sono di diversa difficoltà.

Il libro ebbe un enorme successo, arrivando a vendere 60mila copie nel primo giorno di distribuzione e superare il milione in tutto il mondo. L’autore arrivò a ricevere 200 lettere al giorno di persone che proponevano soluzioni o volevano anche solo condividere con lui i propri ragionamenti. Ci vollero tre anni per arrivare a trovare il posto giusto in cui scavare e, nel frattempo, il Regno Unito divenne un groviera pieno di buche. Le lamentele dei proprietari dei giardini vandalizzati furono talmente vivaci da modificare tutte le successive cacce al tesoro, che furono risolte limitandosi a spedire la soluzione per posta.

Masquerade in Italia

Caccia al tesoro MasqueradeL’edizione italiana è diversa da tutte le altre. Qui le traduzione porta a un nuovo tesoro, nascosto un po’ più a portata di mano, a Monterosso al Mare, in Liguria. La soluzione era nascosta sotto i piedi della statua di Nettuno ed era in un pacchetto di sigarette. Lo trovò una donna appassionata di enigmistica, letteratura fantasy e fantascienza nel 1983. Il pacchetto conteneva le istruzioni per contattare un notaio di Milano, dove reclamare il gioiello, ovviamente fornendo la corretta soluzione degli enigmi.

Uh, nel caso voleste progettare una caccia al tesoro, ricordatevi che la legge italiana è molto precisa al riguardo delle cose di valore nascoste alla vista. L’articolo 932 del Codice Civile assegna il diritto a rivendicare il possesso di un oggetto di valore, di cui non si conosca il proprietario, nascosto alla vista e ritrovato. Se trovate qualcosa di valore nel vostro terreno, e l’oggetto non è “da museo” (archeologico, paleontologico…), allora potete tenerlo. Il tesoro può essere diviso a metà tra chi lo ha trovato per caso e il proprietario del terreno in cui era nascosto. Può essere totalmente di chi lo trova solo se questo dimostra che lo stava cercando e chiede al proprietario il permesso di cercarlo nel suo terreno.

Potete ascoltare i dettagli di questa gigantesca caccia al tesoro, raccontato da Andrea Angiolino su wikiradio, oppure venire a Stranimondi, dove domenica 9 ottobre parlerò di questa e di altre opere di letteratura ergodica in una conferenza con Maurizio Carnago.

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