Il draghetto del lago Gavedù

Drago del lago Gavedù. Immagine generata con PlaygroundAILa leggenda del lago del Gavedù racconta la storia di un piccolo drago. Piccolo come il laghetto della Valtellina in cui viveva.

Un giorno, il cucciolo si svegliò di ottimo umore. Si sedette sulla sponda del suo lago e guardò le onde che si muovevano dolcemente. Poi, all’improvviso, si alzò in piedi e corse verso l’acqua. Saltò dentro con entusiasmo, sollevando spruzzi d’acqua altissimi. Il cucciolo nuotò fortissimo attraversando tutto il lago, battendo le zampe e creando ancora più spruzzi. Era così divertente!

Quando si fermò a riprendere fiato, notò un arcobaleno sospeso nell’aria. Era bellissimo, così colorato e luminoso! Il cucciolo voleva toccarlo, assaggiarlo e annusarlo. Così, cominciò a volare intorno al lago, inseguendo l’arcobaleno.

Quei colori così invitanti però non si fecero acchiappare. Il cucciolo volava in alto e in basso, ma non riusciva mai a prenderli. Alla fine, si fermò, ansimante. Era proprio stanco. Guardò l’arcobaleno che scompariva in lontananza e sorrise. Sapeva che ci sarebbe stato un altro giorno per provare di nuovo.

Era proprio felice di avere il suo piccolo lago e l’acqua fresca.

Quando l’acqua finì

Un giorno, il draghetto del lago Gavedù si svegliò con una sete terribile. Così decise di bere tutta l’acqua del suo lago.
Dopo aver bevuto, si rese conto di aver fatto un grave errore. Il suo lago era sparito e non aveva più un posto comodo per dormire, né acqua per giocare. Che tristezza… Doveva assolutamente riportare dell’acqua nel suo laghetto!

Il cucciolo decise di volare in giro in cerca di nuvole. Quando ne vide una grande e soffice, cercò un modo di spingerla fin sopra il suo lago. Soffiò con tutta la forza che aveva e sbatté le ali con vigore. La nuvola si spostò pian pianino. Quando raggiunse il punto desiderato, il cucciolo volò sotto la nuvola e iniziò a soffiare verso l’alto. Tutto il vapore salì sempre più su, dove l’aria era sempre più fredda. A un certo punto, la nuvola si condensò, formando delle gocce d’acqua che iniziarono a cadere come pioggia. Il cucciolo era riuscito a far piovere e riempire di nuovo il suo lago di acqua nuova!

Saltò giù dalla nuvola e si tuffò nel suo lago pieno d’acqua fresca. Poi si addormentò, felice e soddisfatto.

Da allora, ogni volta che il cucciolo aveva sete, volava in cerca di nuvole e soffiava forte per far piovere. Era sempre felice di avere il suo lago pieno d’acqua e un posto comodo per dormire. Tutti i bambini che lo vedevano erano stupiti dalla sua abilità di creare la pioggia e gli arcobaleni.

I tuffi nelle nuvole

Un altro giorno il cucciolo di drago del lago Gavedù stava volando felice sopra le nuvole, quando ebbe un’idea brillante. Aveva voglia di giocare a un gioco nuovo e decise che sarebbe stato divertente tuffarsi nelle nuvole.

Cominciò a entrare nella nuvola dall’alto, facendo un buco piccolo piccolo. Poi, uscì dal basso e si tuffò di nuovo nella nuvola successiva. Era entusiasta del suo nuovo gioco e si divertiva un mondo.

Dietro di lui, le nuvole avevano la forma di una ciambella col buco, la tenevano per qualche minuto, poi si sfilacciavano e si rigonfiavano, assumendo una nuova forma. Il cucciolo era molto fiero di sé e continuò a giocare, tuffandosi da una nuvola all’altra.

I passanti che guardavano il cielo si meravigliavano di vedere le nuvole con la forma di una ciambella. Si chiedevano cosa potesse essere successo, ma solo i bambini più attenti videro il cucciolo di drago che stava giocando felice sopra le nuvole.

Da allora, la gente sa che quando in cielo c’è una nuvola con un buco, lì si è tuffato il cucciolo di drago del lago Gavedù.


Questo articolo si basa su una leggenda della Valtellina e contiene brani suggeriti da chatGPT. Le immagini sono state generate da PlaygroundAI.

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