La viverna di Mordiford era bellissima, stando a come la descrisse la sua amica.
Maud trovò la bestiola più carina che avesse mai visto tra le felci.
Si era avventurata fuori dal villaggio di Mordiford, nell’Herefordshire, ed era andata a passeggiare lungo le rive del fiume Lugg. Lì c’era un sentiero, appena visibile tra le piante e largo appena quanto bastava a farci stare uno dei suoi piedini. Maud lo seguì, un passo dopo l’altro, fino all’acqua e lì, tra i sassi, vide la bestiola.
Aveva tante ali traslucide chiuse sulla schiena, le teneva tutte verticali, come le farfalle, e da sotto il corpo verde spuntavano altrettante zampe.
Maud si incuriosì e la viverna fece altrettanto. Le due divennero presto amiche e passavano molto tempo assieme. Quando la viverna si ammalava, Maud andava in giro a raccogliere erbe medicinali per curarla. La crebbe portandole di nascosto il latte della sua fattoria. La viverna crebbe e la gente cominciò a impensierirsi. Tutti sapevano che quei mostri avevano un fiato pestilenziale ed erano velenose! Inoltre la bestia, finito il latte, iniziò a mangiare sempre di più e predava animali sempre più grandi. L’unica che poteva starle vicino senza paura era Maud.
Gli abitanti del villaggio alla fine arrivarono a offrire la libertà a un condannato a morte, se questo fosse riuscito a uccidere il mostro. Preferirono rimettere in libertà un malvivente piuttosto che tenersi la viverna nei boschi. L’uomo, che non era particolarmente coraggioso, si nascose in un barile di sidro. Misero il barile vicino al punto in cui la viverna si abbeverava. Il farabutto si era portato arco e frecce e scoccò attraverso un piccolo foro del legno. Colpì la viverna al cuore e la uccise, ma il veleno di cui era piena lo raggiunse e anche il malvivente morì.
Ancora oggi, se percorrete il sentiero del drago, troverete delle statue di legno che illustrano la leggenda della viverna di Mordiford e potrete risolvere gli indovinelli per aiutare Maud a raccogliere le erbe giuste!
Una storia simile in cui un eroe si nasconde in una botte per uccidere un drago durante l’abbeverata la si raccontava anche a Gressoney, in Valle d’Aosta.
In Liguria, invece, abbiamo una versione più dolce del ritrovamento e allevamento di una viverna da parte di una contadina.
Entrambe queste storie si trovano, riscritte e documentate, nel mio ultimo libro In cerca di draghi. Fiabe e leggende del nord Italia.