La foresta di Wantley è un’area che fino all’inizio di questo secolo era terra spoglia, destinata al pascolo. Nel 2000 ci piantarono 15mila alberi e da allora ha iniziato a trasformarsi in un bosco. Ci vorranno ancora molti decenni perché l’ecosistema passi dalla fase pioniera a quella matura, ma nel frattempo è comunque possibile farci delle bellissime passeggiate.
Per esempio, si può fare (a proprio rischio e pericolo) una piacevole camminata nelle terre un tempo abitate dal leggendario drago di Wantley. Il drago era terribile, come tutti i draghi. L’eroe non era particolarmente abile con le armi, quindi giocò in difesa: si fece costruire un’armatura piena di punte di ferro. Un porcospino di metallo, in pratica! Così bardato, riuscì a colpire il drago nel suo punto debole, un potente calcio nel sottocoda.
La leggenda è basata su un fatto realmente accaduto. L’eroe fu un uomo di nome George More di More Hall, piccolo proprietario terriero, che riuscì a costringere il signorotto locale a restituire alla comunità le terre di cui si era ingiustamente appropriato. George Talbot, conte di Shrewsbury, dovette rinunciare all’ampliamento della sua riserva di caccia al cervo. In più, dovette destinare parte del suo patrimonio alla manutenzione della chiesa locale e al rifornimento della mensa per i poveri. L’eroe aveva effettivamente trovato il punto debole del prepotente e lo colpì con un’arringa ben affilata.
Lungo il percorso nella foresta di Wantley incontrerete il drago. Si tratta di un muretto a secco che si affaccia sinuoso in un prato e funge da corpo al drago. La testa era di legno, e si è rovinata con le intemperie. I moltissimi bambini che ci son saliti sopra per giocare hanno contribuito al suo degrado.
La nuova testa è di pietra scolpita. Il colore è più chiaro rispetto al corpo e mi sembra un po’ meno bella della precedente, con meno dettagli, meno corna… ma di sicuro sarà più resistente!
Davanti alla bocca del drago spunteranno fiori gialli, arancioni e rossi. L’idea è di creare una fiammata naturale, che porterà il prato a colorarsi in primavera.
Avete un bosco, un borgo o un castello dove vi piacerebbe ospitare un percorso alla scoperta dei draghi delle vostre leggende locali? scrivimi e progettiamolo!