Lo scheletro di mostro di Plinio

Plinio il Vecchio descrive lo scheletro di un mostro marino nel libro IX della sua Naturalis historia.

La bestia era lunga 40 piedi. Le costole che ne componevano la cassa toracica superavano in lunghezza quelle dell’elefante africano.
Il famoso naturalista può darci informazioni precise perché le spoglie del drago erano state portate a Roma da un edile, Marcus Scaurus, che le aveva trovate a Jaffa.

Jaffa era un antichissimo porto di mare, risalente all’Età del Bronzo. Nei suoi mercati si potevano trovare merci portate dalle carovane da tutto il Vicino e Medio Oriente e dalle imbarcazioni che solcavano il Mediterraneo. Era, ovviamente, un crocevia dove i viaggiatori scambiavano anche storie e leggende. Tra queste, quelle dei mostri marini erano abbondanti e noi ricorderemo in particolare quella di Perseo e Andromeda.

Giona risputato a terra dalla balenaAbbiamo già curiosato nella storia di Giona, mangiato dalla balena, come fonte di ispirazione per il biscione visconteo che ingolla una persona.

Ceto, perseo e Andromeda

Ceto era in missione per conto di Poseidone quando si imbatté in Perseo. La regina dell’Etiopia, Cassiopea, aveva offeso le nereidi, figlie di Poseidone, dicendo che sua figlia Andromeda era più bella di loro. Le ninfe se ne erano lamentate col padre, che aveva mandato Ceto a devastare il paese con mareggiate e inondazioni. L’oracolo di Ammone aveva suggerito di pacificare il dio sacrificando Andromeda e così si stava per fare. Andromeda era legata a uno scoglio quando arrivò svolazzando Perseo che se ne invaghì. Non chiese nulla a lei, andò direttamente a contrattare le nozze con i suoi genitori. Ottenuto quanto desiderava, armato da mezzo Olimpo, tornò svolazzando allo scoglio e uccise Ceto.

Ceto dipinta a figure nereIn questo vaso tardo corinzio a figure nere del 560 a.C. conservato al museo di Berlino possiamo vedere come Perseo stia prendendo a sassate Ceto. L’interesse del pubblico è per il corpo atletico di Perseo, non per quello della principessa Andromeda. L’eroe va in battaglia o scende nell’arena per una gara sportiva mostrando i muscoli. Tutti.

Le principesse d’età classica mantengono il loro abbigliamento anche quando vengono offerte in sacrificio. Andromeda non è legata allo scoglio nelle opere antiche, segno che Ceto è in grado di inseguirla a terra e catturarla facilmente. Per la cronaca, Andromeda avrà le catene solo dal I secolo a.C. a partire dalle metamorfosi di Ovidio. I vestiti li perderà nel rinascimento, quando i pittori preferiranno mostrare al pubblico le sue curve invece di quelle di Perseo.
Altra nota di colore, Andromeda era Etiope e Ovidio ci dice che Perseo la trovava avvenente nonostante il colore della sua pelle. Questo dettaglio si perse nelle opere successive in cui Andromeda assunse la pelle bianca, capigliatura bionda e tratti caucasici.

Ceto compare con volto da cinghiale, occhio pallato da pesce e un possibile accenno di branchie. peccato non poter vedere il resto del corpo, che ci avrebbe potuto svelare altri dettagli anatomici interessanti.

scheletro di mostro marino. Foto di Niccolò Caranti (MUSE)Tornando allo scheletro di mostro descritto da Plinio, possiamo ipotizzare che si sia trattato di un cetaceo. Il commercio di mostri era redditizio già nell’antichità, ben prima delle Wunderkammer. Il successo di questi oggetti può essere ricondotto alla meraviglia suscitata negli osservatori, che avevano già familiarità con la leggenda. Sicuramente lo status guadagnato dal possessore di tali oggetti saliva agli occhi dei suoi contemporanei.

Dimmi che ne pensi. :)

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.