Esiste una petizione per chiedere al parlamento di dotare di pene il drago del Galles che campeggia sugli stendardi ufficiali. La questione sembra frivola, ma hanno già raccolto più di 300 firme. I gallesi sono già riusciti a convincere la zecca a coniare delle monete con il drago dotato di attributi virili.
A lanciare la petizione per virilizzare il drago delle bandiere è stato un artista: Rhŷn Williams. Williams ha detto di aver studiato le rappresentazioni più antiche del drago e di essersi domandato come mai oggi il drago sia asessuato. Tra le sue ipotesi c’è anche il preciso intento politico di tenere soggiogato il Galles all’interno del Regno Unito.
Il pene dei rettili non dondola fuori dal corpo!
Williams ha guardato dei disegni, ma non credo abbia studiato erpetologia oppure osservato dal vivo dei rettili. Capisco la difficoltà di sbirciare sotto la pancia di un serpente, ma le lucertole non dovrebbero costituire un problema insormontabile. Esistono anche i video e le tavole anatomiche… insomma, direi che a mancare fu la voglia, non l’opportunità.
Vi avevo già parlato della difficoltà pratica di riconoscere il sesso dei rettili, che non hanno organi riproduttivi sporgenti come i mammiferi. Gli unici draghi ad aver mai avuto un pene sporgente sono quelli disegnati! La mania di aggiungere pene e testicoli a bestie che naturalmente tengono queste appendici al riparo in tasche apposite serviva solo a far risaltare il valore del cavaliere che sconfiggeva il mostro. Uccidere un nemico maschio e adulto era più eroico che uccidere femmine e cuccioli.
Avere un pene non rende più forti!
La motivazione dietro alla richiesta di aggiungere un pene e dei testicoli al drago del Galles è la percezione della debolezza associata alla mancanza di attributi maschili. Questa percezione è vera solo per chi estende la sola, limitata, esperienza umana a tutta la Natura. Esistono molte specie di animali in cui il sesso forte è quello femminile. Specie in cui le femmine vivono più a lungo, hanno dimensioni maggiori, sono più forti e guidano i gruppi.
C’era un altro modo di rappresentare il drago del Galles mettendo in risalto la sua forza? Certo!
Williams avrebbe potuto chiedere l’aggiunta di una fiamma, che può essere emessa da individui forti e adulti indipendentemente dal sesso. Avrebbe anche potuto seguire le regole dell’araldica e sfruttare il simbolismo delle piante. L’alloro è da sempre associato alla vittoria, sia sportiva che nei campi del sapere. Un ramo di quercia indica invece forza e valore.
Via | South Wales Argus