A Bolzano, in Alto Adige, c’è in sospeso una bellissima mostra sui sauri, intitolata Dragons.
Ve ne parlo perché sarebbe un peccato perdersela, quando riaprirà.
La mostra sui sauri ha aperto lo scorso ottobre e inizialmente era in programma fino al 17 gennaio 2021, purtroppo il museo è chiuso per Covid-19 e quindi bisognerà aspettare per riuscire a vederla. La mostra è allestita al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, a Bolzano, e per visitarla è sempre consigliato prenotarsi. Non so se la prolungheranno, vi consiglio quindi di tenere d’occhio il sito del museo.
Lungo il percorso espositivo potrete vedere dal vivo quaranta specie diverse: lucertole, varani, iguane, camaleonti, basilischi, mostri di Gila e gechi, provenienti da tutto il mondo. Tutti gli esemplari, ospitati in idonei terrari, sono nati in allevamenti specializzati. Nessuno di loro è stato catturato in natura.
Di fianco ai terrari ci sono dei pannelli con indicate curiosità sulla biologia, l’anatomia, l’ecologia, il comportamento e la grande biodiversità di questi animali. Dopo aver osservato da vicino questi rettili, vi accorgerete di come anche le comuni lucertole non siano poi così banali.
Giusto per farvi un paio di esempi di quanto siano interessanti i rettili, è molto probabile che i draghi barbuti australiani sognino, quando dormono. Probabilmente i loro antenati sono stati i primi animali a farlo! (Non picchiate sul vetro per svegliare gli animali che dormono, lasciateli finire la loro avventura onirica, per favore!)
Se avete letto i libri de Le Cronache del ghiaccio e del fuoco forse vi sarete fatti delle domande sulla biologia dei draghi di Martin. Lo scrittore potrebbe essersi ispirato ai veri rettili. Le femmine di drago di Komodo possono riprodursi senza il contributo dei loro maschi, producendo uova per partenogenesi. I draghi di Boyd, invece, possono cambiare sesso in caso di necessità.
La mostra è curata da Ales Mlinar di Reptiles Nest e proviene dalla Slovenia.