I draghi di Boyd possono cambiare sesso

draghi di BoydUna femmina di drago di Boyd ha cambiato sesso spontaneamente, diventando maschio. Le si sono allungate le spine dorsali, le sue ovaie sono regredite e al loro posto sono comparsi dei testicoli. Il personale del SEA LIFE Melbourne Aquarium ha documentato tutte le fasi della transizione.

Doris, questo il nome della ex draghessa, in passato aveva deposto delle uova accoppiandosi con l’unico esemplare di sesso maschile disponibile nel suo ambiente. I draghi maschi difendono un territorio in cui sono inclusi quelli di diverse femmine. Alla morte del compagno, Doris ha iniziato a cambiare colore, è aumentata di taglia e ha smesso di deporre uova.

L’ecografia ha confermato che al cambiamento esteriore corrispondeva una mutazione anche degli organi interni. Doris non era più una femmina ma era diventata un maschio con testicoli maturi.

Il cambio di sesso nei rettili è un fenomeno raro, non era mai stato osservato in questa specie. Potrebbe essere un adattamento necessario in specie che non hanno una grande mobilità e che avrebbero un vantaggio a riprodursi anche in carenza di un partner del sesso complementare. I draghi di Komodo possono, in situazioni simili, riprodursi per partenogenesi.

I draghi forestali di Boyd passano la giornata attaccati ai tronchi degli alberi, in agguato, pronti a saltare a terra per catturare piccoli invertebrati. Vivono nella foresta pluviale australiana e tra i loro nemici naturali ci sono i maiali rinselvatichiti, che predano sia i giovani che gli adulti. Ovviamente lo possono fare solo quando il drago, dopo essere sceso a terra, si sta spostando verso un nuovo albero.

Nei mesi più freddi i draghi di Boyd (Lophosaurus boydii) si ritirano nelle chiome degli alberi e lì aspettano tempi migliori. Questi animali sono tra i pochi rettili che, invece di termoregolare la propria temperatura corporea esponendosi al sole, preferiscono adeguarsi alle fluttuazioni dell’ambiente. Devono il loro nome a John Archibald Boyd, che ne fornì diversi esemplari al museo di Sydney.

Via | SEA LIFE Melbourne

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