Assumere una droga e indossare una pelle di lupo può trasformare in mannaro?
In Europa, Mongolia e Turchia nei tempi antichi c’erano gli Úlfhéðnar, dei guerrieri che andavano in battaglia senza armatura, vestendo una pelle di lupo e che si comportavano da lupi. Le leggende sui lupi mannari vengono da loro.
Gli Úlfhéðnar cacciavano in branco (a differenza dei berserkr che agivano da soli), mordevano gli scudi, emettevano versi e sembravano insensibili alle ferite ricevute. Gli storici hanno ipotizzato che si drogassero per aumentare l’ardore in battaglia e non sentire né dolore né fatica. La pelle di lupo faceva capire ai nemici che avevano davanti un uomo così coraggioso da non aver cura di proteggersi.
Le droghe per i militari
L’uso di droghe in tempo di guerra ha radici antichissime. Greci e Romani usavano l’alcool per non sentire paura o dolore in battaglia, gli Inca masticavano foglie di coca per restare svegli e i nazisti che invasero l’Olanda in 4 giorni, combattendo giorno e notte, erano carichi di anfetamine.
L’ultima serie tv in cui si vedono guerrieri resi mannari grazie a una droga è Carnival Row.
La droga in un primo momento ti fa sentire bene, forte, potente, invincibile, ma l’energia che il tuo corpo ha a disposizione non cambia. La droga non ti rende più forte, si limita a farti consumare più in fretta le risorse che hai. È come un pieno di benzina: se tieni il motore sempre su di giri, ci puoi fare pochi chilometri e il viaggio dura poco.
Appena passa l’effetto della droga collasserai come uno straccio. Il tuo corpo ti chiederà riposo, avrai la nausea per molto tempo, non riuscirai a concentrarti e ti ci vorrà molto tempo per tornare normale. Stai bene qualche ora e male per giorni.
A un esercito conviene avere i soldati pompati al massimo nel momento della battaglia. I militari devono combattere e morire senza paura. L’esercito è fatto solo da gente abile e in forma, chi non lo è più viene scartato. Quando i soldati sono feriti o danno di matto e non possono essere curati velocemente, li si manda via e diventano un problema di qualcun altro. Sotto le armi si muore di più e si muore più giovani rispetto alla vita “civile”. Inoltre, anche chi non muore prima o poi invecchia. Alla fine viene mandato via lo stesso e torna a casa con altri problemi.
In questa situazione ci guadagna l’esercito, ma al singolo soldato alla lunga non conviene essere spremuto così.
La carne cruda per i civili
In Germania erano invece i civili a diventare lupi mannari (Korndämon) e lo facevano per il bene della loro comunità.
A fine estate, al tempo della mietitura, è necessario preservare la fertilità dei campi da cui si prelevano tutte le spighe, pesanti di semi. La fertilità della natura va protetta per poter avere da mangiare anche nell’anno successivo.
I falciatori rasano il campo di grano, tagliando tutte le spighe che incontrano, ma rallentano appena prima di terminare il lavoro. Si fermano davanti all’ultimo ciuffo di grano e attendono che ne esca il lupo mannaro. Questo è un contadino che per quell’anno incarnerà lo spirito del lupo.
Dopo essere corso via dal suo rifugio, il contadino ringhierà, ululerà e mangerà carne cruda. Non parlerà e non si comporterà da umano, per lasciar spazio al selvatico. Conserverà dentro di sé lo spirito forte e battagliero del lupo fino al rispuntare del grano, la primavera successiva.
Se lo spirito del lupo non è debitamente nutrito, andrà in caccia di qualche bambino, specialmente quelli che si addentrano nei campi a raccogliere fiordalisi.
Beh. Non c’è male.