Tra poco sarà il Fantasy Day. Si parlerà di interferenze tra giochi e letteratura (fantasy ovviamente) il 30 novembre 2013 alla biblioteca di Venaria Reale appena fuori Torino.
Modera Roberto Granieri, Michele Campagna parlerà di letteratura, i ragazzi della Gilda del Grifone e del Crocevia Reale si occuperanno dei giochi con dimostrazioni dal vivo e a me resta la parte sulle interferenze.
Per me, il confine tra gioco e letteratura non esiste. Ho raccolto e rielaborato leggende per poterci giocare di ruolo; le avventure sono diventate racconti per una fanzine, poi sono cresciute fino a riempire dei libri e sono infine tornate a essere giochi di improvvisazione teatrale.
Anche i giocattoli artigianali che costruisco sono legati alle storie che racconto: il mio primo gnomo di caverna di gommapiuma viene da un libro (Fate, di Brian Froud e Alan Lee) e ha ispirato il mio primo libro (Gnomi di caverna). Le mie bacchette magiche sono diventate una collezione con pezzi storici con i quali allestisco mostre e di cui sto per pubblicare un “catalogo”. I personaggi del mio prossimo romanzo fantasy-storico inventeranno e useranno alcune delle bacchette della collezione. Insegno storia della magia e cura delle creature magiche a Hogwarts.
Insomma, se un confine tra mondo reale e mondo immaginario esiste, io non credo di averlo mai visto. Ho contrabbandato sogni da una parte all’altra e non sono mai stata fermata alla dogana.