Ecco a voi il booktrailer del saggio Le Migrazioni dei Draghi, pubblicato a dicembre 2020. Nel libro troverete 15 capitoli dedicati a draghi europei e mediterranei come viverne, idre, basilischi e tarasche. Ogni specie avrà la sua introduzione storica e un approfondimento naturalistico su temi di fisiologia, ecologia e problemi ambientali attuali. Il saggio è destinato ai lettori che vogliono dare uno sguardo scientifico su un mondo fantastico.
Le domande che compaiono nel booktrailer sono quelle che io e Andrea Capone ci siamo posti all’inizio di questo lavoro. Abbiamo familiarità coi draghi da molti anni, li abbiamo visti nei film, li abbiamo affrontati nei giochi e ne abbiamo letto parecchio. Tutte queste storie però approfondiscono in modo superficiale la biologia dei draghi. Gli avventurieri dei vecchi giochi di ruolo si limitavano a studiare i draghi per trovare il loro punto debole, farli fuori, prendersi il tesoro e i punti esperienza.
Nelle storie di draghi di nuova generazione gli autori si sono presi grandi libertà nel descrivere i nostri animali preferiti e sono arrivati a farli pelosi come l’ultimo Elliott e amichevoli coi bambini. Siamo quindi arrivati a chiederci Che cosa sappiamo davvero sui draghi? Per rispondere a questa bella domanda, abbiamo iniziato a studiare.
Di che specie era il drago ucciso da san Giorgio? Siamo partiti dalle storie più famose, quelle che sono arrivate in ogni angolo del mondo e che artisti famosi del passato hanno riprodotto usando ogni tecnica artistica.
Che cosa pensa una naturalista delle due teste dell’anfisbena? Ci siamo posti domande sulla fisiologia dei draghi, analizzando costi e benefici delle loro stranezze anatomiche. Abbiamo cercato nel mondo naturale altre specie con caratteristiche simili per capire meglio i draghi.
Che effetto avrebbero dei superpredatori a sangue freddo sulle nostre reti trofiche? Ci siamo anche chiesti come interagiscono i draghi con gli altri animali e con l’ambiente in cui vivono. In molte storie la gente si lamenta della fame insaziabile di queste bestie, ma noi sappiamo che i rettili mangiano meno di noi animali a sangue caldo perché non devono convertire parte del cibo in calore corporeo.
D’inverno i draghi vanno in letargo oppure migrano? Infine questa è la domanda più originale del nostro studio. Abbiamo indagato le rotte migratorie e le cause degli spostamenti delle nostre specie di drago, arrivando a formulare delle ipotesi sui loro cicli annuali.
Se questi argomenti vi interessano, il saggio Le migrazioni dei draghi di Libreria Geografica fa per voi.
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