Oggi vi presento Stefano Pais, l’autore del romanzo Il valore del drago, ispirato al mio saggio di dragologia.
Chi eri e che cosa facevi prima di partecipare alla selezione di Rotte Narrative?
A dire il vero continuo a essere e a fare quello che facevo prima, il papà di una bimba, il marito di una donna che mi ha sostenuto quando ho deciso di far diventare l’hobby della scrittura qualcosa di più e il tecnico specializzato in un’importante società di telecomunicazioni.
Prima che si presentasse l’occasione di partecipare alla selezione di Rotte Narrative ho frequentato per due anni dei corsi di scrittura che mi hanno dato le basi per poter partecipare.
L’essere stato scelto per scrivere un breve romanzo basato sul saggio, per me rappresenta il primo passo di un lungo percorso che spero mi porti a far compagnia con le mie storie a più gente possibile.
Com’è cambiata la tua vita mentre scrivevi Il valore del drago?
Durante il mese e mezzo in cui ho scritto, ho dedicato ogni minuto di tempo libero al progetto, mi sono calato nel mood della storia rileggendo più volte il saggio e ho preso confidenza con le piattaforme di videoconferenza, nel mio lavoro ufficiale non mi sono mai fermato, nemmeno durante il lockdown di marzo/maggio e il telelavoro non mi era familiare. Non ero nemmeno abituato a rendere conto a qualcuno di quello che facevo perché nel mio lavoro ho molta autonomia.
Lavorare sulla storia con il continuo feedback di Francesca mi ha permesso di non perdermi nella mia fantasia, il tempo è stato tiranno!
Quali sono state le maggiori difficoltà che hai incontrato?
Questa non è una domanda semplice a cui rispondere, ho pensato di fare una classifica ma non saprei a quale aspetto dare la palma del vincitore, quindi te li dico in ordine sparso: il tempo, i paletti e i personaggi riottosi. Questi tre aspetti sono legati tra loro in molti modi.
Il tempo: lavorare con una scadenza così breve è stressante, specialmente se l’obiettivo è quello di produrre comunque un risultato di buona qualità, non banale e piacevole da leggere. Alle volte mi sono sentito come in quei vecchi videogiochi puzzle con il timer per completare il livello: mi sono trovato a dover fare il doppio balzo e usare il potere speciale per arrivare al traguardo a un secondo dallo scadere del tempo. Non so se rendo l’idea.
I paletti: essere entrato nel progetto quasi a giochi fatti mi ha posto davanti a una situazione non semplice, mi sono trovato in una specie di labirinto i cui muri erano punti di trama, scelte di stile e il booktrailer. Tornando all’esempio del videogioco questo ha rappresentato il percorso del livello che ho dovuto affrontare.
I personaggi riottosi: non so quanti lettori del tuo blog siano scrittori o aspiranti tali quindi spiego in due parole cosa si intende per “personaggi riottosi”. In pratica sono quei personaggi che arrivati a un punto della storia si rifiutano di fare quello che avevi pensato in fase di progettazione, perché nello scrivere la storia li hai caratterizzati in modo che non è più coerente con quello che avevi pensato di fargli fare all’inizio. Scrivendo il Valore del drago ho avuto a che fare con personaggi ispirati a persone reali, non una vocina nella mia testa che mi diceva: sei sicuro che debba comportarmi così? Avevo proprio Francesca in videochiamata che mi diceva: io non lo farei mai… Diciamo che la mia consapevolezza dei personaggi è aumentata e passo alla prossima domanda.
Quale pezzo di questo romanzo senti più tuo e perché?
La parte della storia che preferisco è quella ambientata in Irlanda. A causa del poco tempo che ho potuto dedicare a progettazione e ricerca ho attinto a ricordi ed esperienze personali (purtroppo non ho mai visto un drago, quelle parti sono inventate). In Irlanda ci sono stato in viaggio di nozze, on the road, nel 2017 e mi sono divertito tantissimo a cercare di trasmettere l’atmosfera che ho vissuto durante il viaggio, il cibo, la musica, le persone e i luoghi che ho visitato. Le scogliere di Moher sono incantevoli e consiglio a chiunque di andarci, non dico altro per evitare spoiler.
Ci sono “scene tagliate” o “capitoli non scritti” di cui vuoi parlarci?
C’è stata una scena che ha rischiato di essere tagliata ma non dirò quale. L’unico indizio che posso dare è che ho dovuto far trovare i protagonisti con l’acqua alla gola per convincere Francesca a farmela tenere. Durante l’ultima revisione prima di consegnare invece ho cambiato parte del finale eliminando un canadair, se vi state chiedendo cosa c’entri un canadair con i draghi vi toccherà leggere il romanzo.
Per quel che riguarda i capitoli non scritti la lista è lunga, praticamente ogni drago meritava di essere raccontato ma purtroppo i problemi di budget dei protagonisti mi hanno costretto a fare delle scelte. Se Francesca e Andrea fossero potuti andare a Baghdad le cose avrebbero preso una piega molto diversa, se volete farvi un idea in merito dovete leggere il saggio: Le migrazioni dei draghi.
Tra i capitoli non scritti quello più divertente era quello in cui i draghi e i banchieri svizzeri avevano stretto un sodalizio per cui i draghi potevano fare i nidi sulle riserve auree del paese fin quando lo avessero protetto dai malintenzionati.
Che cosa pensi di scrivere in futuro?
La mia passione per raccontare storie viaggia su due binari paralleli, quello del fantastico e quello storico. Da un lato vorrei raccontare storie basate su una ricerca rigorosa delle fonti storiche e mettere a frutto la mia laurea in storia. Questa però è una strada molto impegnativa e credo che aspetterò qualche anno ancora prima di intraprenderla, quando avrò più tempo libero.
La prossima storia che proporrò a un editore sarà un fantasy. Ci sto già lavorando su, avrà una protagonista femminile forte, sarà ambientato nel 500 e avrà riferimenti a miti e leggende.
Forse un giorno scriverò anche del misterioso drago di Baghdad e anche la storia di un personaggio secondario che appare nel Valore del drago a cui mi sono affezionato. Se avete prestato attenzione alle mie risposte e letto il romanzo capirete di sicuro a chi mi riferisco.
Dal 15 al 19 dicembre 2020 Il valore del drago è in promozione e sarà scaricabile gratuitamente.
Dopo averlo letto, non dimenticate di recensirlo su Amazon, ogni recensione onesta mi aiuta a farmi prendere in considerazione dagli editori.
Bene, prima di salutarci ecco a voi il booktrailer (versione breve) del romanzo di Stefano