Il prossimo film di Walt Disney parlerà del viaggio della giovane Raya alla ricerca dell’ultimo drago. (Questo post è del 2020, ne ho scritto uno più accurato con la recensione DOPO aver visto il film!)
Raya è una giovane coraggiosa di una civiltà ispirata al sud-est asiatico in una Terra alternativa, Kumandra, abitata da cinque clan. Il mondo fu creato dai draghi ma essi non abitano più sulla terra da molto tempo. Ora, una minacciosa oscurità sta avanzando.
La tradizione dice che vi draghi nascosero un dono per l’uomo all’inizio del tempo. Questo dono dei draghi è un oggetto potentissimo, potrebbe salvare o distruggere per sempre il mondo. Raya andrà a cercarlo.
Durante il suo viaggio Raya dovrà ricostruire l’armonia e ritrovare la fiducia nel prossimo andata persa con la guerra. Raya avrà al suo fianco una squadra di emarginati, di persone che trovano una speranza nell’oscurità e che l’aiuteranno a proseguire nella sua missione. La vediamo cavalcare un enorme porcellino di terra corazzato che mi ricorda tantissimo gli Ohmu, i mostri tarli di Nausicaa (a loro volta ispirati ai vermi delle sabbie di Dune, ma questa è un’altra storia).
Vediamo ora all’ultimo drago cercato da Raya. Da quel che si può capire dalle poche immagini disponibili, si tratta di una draghessa di razza lung. Non ha i baffi (vi ricordate i baffi di Mushu, il drago di Mulan?) ma una criniera bianca, liscia e morbida. Dal centro della fronte le spunta un corno blu.
Il corpo è azzurro, con striature bianche come un cielo percorso da cirri. Le zampe sono feline, con lunghi artigli e il corpo e la coda sono ornati da morbide piume rosa, come la leggendaria e benevola Simurg.
L’ambientazione per questo film viene dal sud-est asiatico, in particolare da Laos, Tailandia, Cambogia, Vietnam e Indonesia. La voce dell’ultimo drago sarà quella di Awkwafina. Quella di Raya sarà di Cassie Steele.
Il film uscirà in Italia nel 2021, a marzo (ulteriormente rimandato a giugno). Era previsto per questo novembre ma il conoronavirus ha causato un ritardo anche in questo. Con i cinema chiusi e la gente che non può uscire di casa in tutto il mondo, il calendario delle uscite al cinema slitta in avanti di qualche mese.