Uova di Pasqua e uova di drago

Dallo sfortunato giorno in cui il giovane Azzone Visconti rubò delle uova ai draghi alpini, fu considerato segno di prestigio (sebbene illegale) il possedere un uovo di drago.

Ovviamente sono arrivate fino a noi solo le uova da cui non sono nati i draghetti (che in non pochi casi si sono mangiati il possessore appena usciti dall’uovo).

Queste uova, che come ben sapete hanno gli stessi colori sgargianti del drago che contengono, sono state imitate e approssimate con altre uova. Chi non poteva permettersi un vero uovo di drago si doveva accontentare di dipingerne uno di oca, o di struzzo. I più poveri usavano quelli di gallina. Ecco come è nata la tradizione di colorare le uova di Pasqua.

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