Il coccodrillo demoniaco dell’Indonesia

coccodrillo demoniaco in IndonesiaUn coccodrillo “demoniaco” di 50 anni è stato decapitato in Indonesia nell’agosto del 2020.
Vi ricordate le storie sui draghi che mangiano persone che circolavano intorno alle ossa o pelli di coccodrillo esposte nelle chiese di tutta Europa? Ecco, la storia sembra una leggenda ma è ancora attuale e ha per protagonista un coccodrillo.

Il bestione infastidiva da parecchio tempo gli abitanti di un villaggio nella provincia costiera di Bangka Belitung. Aveva perso i denti, ma era ancora in grado di mordere e cibarsi. Le sue incursioni tra la gente gli avevano fatto crescere addosso la reputazione di essere demoniaco. Pesava 500 chili ed era lungo 4 metri e mezzo. Un bel bestione, non c’è che dire.

Il centro di conservazione della natura locale aveva proposto di catturarlo e spostarlo lontano dalla gente, ma il progetto si è scontrato con le credenze locali. Gli abitanti erano fermamente convinti che spostare il coccodrillo avrebbe portato sfortuna. Meglio ammazzarlo e seppellirlo per tenerlo sotto controllo.

Per catturare il coccodrillo demoniaco hanno usato delle reti rinforzate e dotate di lame. il bestione si è ferito ed è morto di stenti in un paio di giorni. Lo avrebbero voluto studiare, ma la gente ha chiesto che all’uccisione seguisse la decapitazione rituale e il seppellimento. Queste misure servirebbero, secondo le usanze locali, a impedire al demone di tornare a infastidire la gente.

I coccodrilli si sono avvicinati ai villaggi negli ultimi anni perché il loro ambiente naturale, le paludi costiere, è disturbato dalla pesca con esplosivi e dalla conversione agricola.
L’uso di esplosivi per la pesca è illegale ma ancora usato. La bomba rompe la vescica natatoria dei pesci e alcuni di essi vengono a galla, facili da raccogliere, mentre la maggior parte affonda. Oltre a uccidere indiscriminatamente tutti i pesci, anche quelli troppo giovani che non si sono ancora riprodotti, l’esplosione danneggia i coralli e rende quindi più difficile la vita ai superstiti.

Via | Dailymail

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