Barbegazi: gli gnomi delle nevi

barbegazi, gnomo delle neviSulle Alpi svizzere vivono i Barbegazi, degli gnomi con piedi talmente grandi da poter essere usati come racchetta da neve o sci. Gli gnomi tengono le dita un pochino rialzate per scivolare meglio nella neve e si dice che al posto della sciolina usino il cerume delle orecchie. (Quest’ultima informazione però prendetela con le pinze, non sono riuscita a controllarla di persona!)

Le storie delle Alpi dicono che questi gnomi sono molto pelosi (ovviamente per difendersi dal freddo) e che loro barbe sono perennemente gelate e quindi bianche. Il loro stesso nome deriva dal francese barbe-glacée, ovvero barba ghiacciata.

I barbegazi non sopportano bene il caldo dell’estate, per cui vanno a rifugiarsi al fresco delle grotte, scendendo in una specie di letargo che si chiama estivazione. Quando le nevi tornano ad accumularsi, i barbegazi si svegliano e tornano in attività. Pare che il loro maggior divertimento sia di fare surf sulle valanghe.

La peluria diffusa mi fa pensare che i barbegazi siano imparentati evolutivamente sia con gli gnomi di caverna che con i Twergi ossolani dalla barba verde. Questi tre gnomi alpini potrebbero avere un antenato in comune. Non so ancora se appartengono alla stessa specie o se si sono evoluti al di là di ogni possibilità di incrocio fertile.

Il disegno fa parte di una collezione grafica sulle creature leggendarie minori di un artista di Seattle, che si fa chiamare the general.

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