Osservando bene un cranio è possibile ipotizzare qualcosa sulla persona a cui appartenevano quelle ossa. Alcuni dettagli ci possono dire se era maschio o femmina. Altri possono aiutarci a stimarne l’età, alcune attività ricorrenti, la dieta o lo stato di salute.
Parlerò di come leggere e valutare questi indizi utilizzando tecniche di antropologia forense in una conferenza ospitata alle 16:00 nella bottega di Magie Sinister. Il negozio è piccolo e pieno zeppo di crani, ossa, curiosità da gabinetto naturalistico. Molti materiali per maghi oscuri sono difficilmente reperibili altrove (siete pregati di non svenire sulle bacheche e di non vomitare sulle collezioni antiche.)
Potranno assistere alla conferenza i più coraggiosi tra i PotterHead che verranno alle Giornate Magiche. Il grande evento dedicato a Harry Potter avrà luogo nel fine settimana di Pasqua, a Belgioioso (provincia di Pavia).
Che cosa succede a un cadavere?
Ordunque, se la vostra curiosità scientifica è abbastanza salda da farvi superare il disgusto, lasciatemi proseguire col discorso e anticiparvi alcuni degli argomenti di cui tratterò a lezione. Saprete che dal momento della morte fino a quando il cranio è pulito e pronto a rivelare i suoi indizi devono aver luogo alcuni fenomeni. Il primo è il deperimento dei tessuti molli che può avvenire naturalmente per decomposizione e a cui possono partecipare vari animali (predatori e mangiatori di carogne). Generalmente i primi ad arrivare sono gli insetti e in particolare alcuni coleotteri necrofagi. Vi avevo già parlato di queste adorabili bestiole perché erano tra i protagonisti di un mio raccontino horror pubblicato nell’antologia Penny Steampunk. Mosche e altri insetti vengono a deporre le loro uova nei tessuti del cadavere affinché le proprie larve possano cibarsene.
Una volta che sono state ben spolpate, potremo osservare le ossa nel dettaglio. Mi farò aiutare da un archeologo, Tommaso Frattin, che ci aiuterà a distinguere tra morti freschi e morti antichi. Guarderemo poi bene i denti, le orbite, la glabella e la forma del cranio per costruire delle ipotesi che ci portino a ricostruire quanto meglio possibile l’aspetto e lo stile di vita del morto.