La pietra che adorna la bacchetta di Riccardo, il mezz’elfo protagonista delle Cronache del Verbano, è un diaspro rosso.
Prima di Riccardo la bacchetta apparteneva ad Anna della Rosa, donna d’armi, che beneficiava del suo potere nel ridurre le emorragie. Un simile uso era adatto a una persona che frequentava i campi di battaglia.
Nel primo Medioevo il diaspro rosso si diceva potesse dare a chi lo indossasse, assieme all’aiuto di Dio, il potere di guarire dalla pazzia e dalla possessione demoniaca. I greci erano convinti che scacciasse i fantasmi. Al contrario, oggi questa pietra è considerata utile per accrescere le qualità sensitive e radiestesiche. L’ho quindi usata per dare a Riccardo un po’ di controllo nelle sue escursioni nel Sogno Profondo. Non lo aiuterà molto a liberarsi della sua ossessione, ma questo è un altro problema.
Gli antichi greci portavano un ciondolo di diaspro rosso al centro del petto allo scopo di ridestare la passione amorosa. Dona coraggio e tenacia ai timidi in amore e anche di questo aveva bisogno Riccardo.
La bacchetta di Riccardo fa parte, con altri pezzi esotici e rari, della mia collezione personale. Potrete vederla esposta negli eventi a cui partecipo allestendo la mostra sull’evoluzione delle bacchette magiche nei secoli.