Le grotte di sale Galos sono state appositamente costruite e foderate di sale del Mar Morto. Le pareti sono chiare, granulose, luccicanti e la luce che attraversa i cristalli di sale si diffonde delicatamente, colorando le pareti di rilassanti colori pastello.
Vi si può entrare per respirare le microparticelle di sale sospese nell’aria e assorbire iodio. Questo elemento nelle grotte è più concentrato di quanto se ne respirerebbe andando al mare. Nel sito che le promuove leggo che lo speciale microclima “È ideale per gli sportivi, dato che aiuta al reintegro delle energie spese durante l’attività sportiva, ma anche per coloro che combattono contro stress e depressione.” Insomma, sono grotte fatte da umani per ragioni di salute.
Queste grotte artificiali sono un’idea di una ditta polacca, che ne costruisce in tutto il mondo. Per promuoverle sostengono che 10 sedute da 45 minuti in grotta equivalgono a un mese al mare. In Italia ne esistono in provincia di Macerata, Milano e Torino.
Che cosa ne potrebbe pensare uno gnomo di caverna di una grotta di sale? Credo che per prima cosa ne misurerebbe il tasso di umidità: le grotte preferite dagli gnomi sono umide e l’umidità potrebbe sciogliere il sale, creando una poltiglia salata sul pavimento che gli umani potrebbero non gradire. Le luci potrebbero essere un altro problema: uno gnomo che si rispetti preferirebbe muoversi al buio ed evitare i luccichini. Sarebbe anche preferibile non avere cristalli scricchiolanti sul pavimento per muoversi silenziosamente.