Doccioni e mostri di pietra sono ispirati alle gargolle, bestiole che un tempo vagavano per i fiumi europei. Il drago di pietra che vedete qui a fianco si trova tra le guglie del duomo di Ulm, che ha il campanile più alto del mondo.
La Gargouille era un drago acquatico e viveva nella Senna, poco lontano da Ruen, in Francia. Sguazzava e spruzzava acqua soprattutto quando accettava le offerte che i contadini le portavano per non farsi divorare a loro volta. Una colonia di bestie simili era di casa anche a Poitiers e la Grand’Goule, la madre di tutte le gargolle, fu uccisa da Santa Redegonda. La Graoully di Metz fu affogata nel fiume Seille da San Clemente.
Di tutti i draghi che popolavano le rive dei fiumi, oggi ci restano praticamente solo le statue. I doccioni sono quelle sculture grottesche che sporgono dalle chiese e servono ad allontanare l’acqua piovana dai muri. Sono cave e quando la pioggia è abbondante, dalle loro bocche zampillano dei getti potenti.
San Bernardo da Chiaravalle detestava i doccioni nel suo chiostro. Si rammaricava per il costo di quelle sculture, di cui non vedeva l’utilità. Diceva che le scimmie sporche, gli strani leoni, le creature mitologiche mezze umane e mezze animali distraevano gli studiosi dalle loro letture. Bernardo era particolarmente ostile alla bellezza artistica, detestava anche le vetrate colorate dei monaci di Cluny. Fosse stato per lui, il mondo sarebbe stato in bianco e nero.
Le famose gargolle di Notre Dame, a Parigi, non sono medievali, ma recentissime. Risalgono solo alla metà del XIX secolo, le volle Eugène Viollet-le-Duc, un famoso restauratore di edifici medievali che sguazzava nel neogotico.
Doccioni moderni
Esistono ancora scultori di doccioni e principalmente lavorano per sostituire i pezzi antichi, rovinati dal tempo e dallo smog.
Uno di questi artisti ha colto l’occasione per inserire un pezzo un pochino diverso dai soliti tra quelli antichi nella chiesa di Paisley, a pochi chilometri da Glasgow, in Scozia.
La bestia raffigurata dal doccione ha una saliva molto corrosiva, meglio non stare sotto di lei quando sbava. Ho visto un filmato in cui la saliva di questo essere riesce a corrodere un pavimento di metallo in pochi istanti, aprendo un buco verso il piano sottostante. Fortunatamente è una creatura piuttosto rara, vive in regioni remote e probabilmente l’avrete vista soltanto al di là di uno schermo.
Nelle nostre case non ci sono doccioni, purtroppo l’edilizia moderna preferisce le grondaie. Hanno smesso di utilizzare gargolle di pietra perché, ogni tanto, qualcuna cadeva e poteva essere pericolosa. Abbiamo sacrificato la bellezza alla praticità.
Ogni tanto, se avete fortuna, potete trovare una bocca di drago come termine dello scolo di una grondaia. Fateci caso, la prossima volta che siete in giro durante un temporale!